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giovedì 16 febbraio 2012

Creata una foglia artificiale capace di produrre energia

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Daniel Nocera con la foglia artificiale che produce energia

Parlando al Meeting Nazionale della American Chemical Society in California, il Professore Daniel Nocera, del MIT sostiene di avere creato una foglia artificiale, realizzata con materiali stabili e poco costosi, che imita il processo di fotosintesi della natura.

Il dispositivo è una cella solare avanzata, non più grande di una carta da gioco, capace di galleggiare in una pozza d’acqua. Poi, proprio come una foglia naturale, utilizza la luce solare per dividere l’acqua nelle sue due componenti principali, ossigeno e idrogeno, che vengono memorizzati in una cella a combustibile da utilizzare nella produzione di energia elettrica.

La foglia creata da Nocera è stabile – nei test preliminari è stata capace di funzionare di continuo per 45 ore senza un calo dell’attività – e costruita con materiali ampiamente disponibili e poco costosi. Ad esempio il silicio, alcuni componenti elettronici e catalizzatori chimici. E’ anche potente, fino a dieci volte più efficiente nel realizzare la fotosintesi rispetto alle foglie naturali.

Con un singolo gallone di acqua, dice Nocera, il chip potrebbe produrre abbastanza elettricità per alimentare una casa per l’intera giornata. Fornendo ogni casa del pianeta con una foglia artificiale si sarebbe in grado di soddisfare il fabbisogno di 14 terrawatt con un solo gallone di acqua al giorno.

Le affermazioni del Professor Nocera sono impressionanti e non si tratta di semplici concetti. Nocera ha già firmato un contratto per commercializzare la sua idea rivoluzionaria. Il gigante indiano Tata Group ha stretto un accordo per la costruzione di un impianto di piccola potenza, delle dimensioni di un frigorifero, in circa un anno e mezzo.

Questa non è la prima foglia artificiale costruita, naturalmente. Il concetto di emulazione della natura per generare energia è studiato da alcuni decenni e molti scienziati hanno cercato di creare questo tipo di sistemi. Il primo, costruito più di dieci anni fa da John Turner del Laboratorio US National Renewable Energy, è stato efficiente nel simulare la fotosintesi, ma era fatta di materiali rari ed estremamente costosi. Si è rivelato anche molto instabile e aveva una durata di appena un giorno.

Per ora, Nocera sta focalizzando gli occhi sulla paesi in via di sviluppo. “Il nostro obiettivo è quello di rendere ogni casa una piccola centrale elettrica”, ha detto. “Si potrebbero immaginare villaggi in India e in Africa, tra non molto tempo, acquistare un sistema di alimentazione di base a basso costo basato su questa tecnologia”.

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