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lunedì 12 settembre 2011

La pubblicità che ti riconosce (come nel film Minority Report) potrebbe diventare realtà entro 12 mesi!


Nel 2002, Steven Spielberg, con il film Minority Report ci aveva mostrato un assaggio di come potrebbe diventare il mondo in un futuro non troppo lontano.
La trama raccontava di un’unità speciale denominata ‘PreCrime’, in grado di prevedere quando stava per essere commesso un omicidio, dando la possibilità alla polizia di catturare i potenziali criminali prima che eseguissero l’atto.
Una delle invenzioni più intriganti del film era la pubblicità in grado di riconoscere i passanti interagendo con loro, chiamandoli per nome.
“John Anderton!” urla la pubblicità a Tom Cruise. “Potresti farti una Guinness, proprio adesso!”
E mentre Anderton cammina, la pubblicità lo chiama per nome da ogni parte. Ecco la scena:
Il film era ambientato nel 2054, ma una nuovo rapporto scritto dal Centre for Future Studies britannico, prevede che molto presto avremo annunci come quelli che avete appena visto. La rivoluzione pubblicitaria potrebbe avvenire entro i prossimi 12 mesi!
Il loro studio – commissionato da 3M|GTG, azienda leader nel settore dell’ingegneria software e hardware specializzata nella pubblicità digitale – svela il primo passo verso messaggi pubblicitari che si adattano ai nostri stati d’animo.
La tecnologia è stata soprannominata ‘Gladverts’ dagli autori del rapporto. Usa il software di riconoscimento emozionale (emotion recognition software ERS), in grado di sapere se sei felice o triste e ti propone un annuncio personalizzato, in base a come ti senti in quel momento.
In Giappone, la NEC ha già sviluppato un sistema che riconosce il sesso di una persona, fa una stima della sua età, e crea un messaggio pubblicitario adatto al suo target.
Ora questa pubblicità mirata farà un passo avanti. Non solo conoscerà il tuo umore, il tuo sesso e la tua età. Attraverso le informazioni archiviate dai social network, saprà anche quali sono le tue abitudini e i tuoi interessi.
“Steven Spielberg si è sbagliato”, ha dichiarato Daniel Steinbichler, l’amministratore delegato di 3M|GTG. “La pubblicità sarà più avanzata di quella immaginata dal regista. Invece di limitarsi a riconoscere i consumatori in base al nome, la tecnologia gladvertising permetterà alle varie marche di offrire esperienze interattive direttamente con il singolo consumatore, entro il 2012.”
Ancora una volta abbiamo raggiunto la fantascienza. Paura?…

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