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martedì 12 luglio 2011

2045: L’ANNO IN CUI L’UOMO DIVENTERA’ IMMORTALE!

Il lungo e approfondito articolo di Time, invece, si occupa di Ray Kurzweil in occasione dell’uscita di Transcendent Man, un documentario a lui dedicato, e del concetto di ‘singolarità tecnologica‘: 2045, l’anno in cui l’Uomo diventa immortale (2045: The Year Man Becomes Immortal). Anche in questo caso non farò un riassunto, ma mi limeterò a selezionare qualche passaggio che racchiude in poche righe il tono e il ‘messaggio’ dell’articolo: fra cent’anni Kurzweil e Aubrey de Grey (il biogerontologo di punta che vuole sconfiggere l’invecchiamento) potrebbero esser visti come i padri fondatori del 22mo secolo, o le loro idee potrebbero essere diventate nient’altro che curiosità storiche. Nulla invecchia tanto rapidamente quanto il futuro… Ma anche se le loro visioni del futuro fossero completamente errate, hanno perfettamente ragione sul presente. Il singolaritarianismo affonda le proprie radici nell’idea che il cambiamento è in atto e che l’Umanità è responsabile del proprio destino. Kurzweil spesso cita come un tipico telefonino sia un milione di volte più piccolo e meno costoso del computer che lui usava, 40 anni fa, al MIT – e mille volte più potente. Saltando altri 40 anni nel futuro, che mondo troveremmo? Chi volesse cercare di immaginarlo dovrà pensare in modo profondamente innovativo. In altre parole, l’articolo del Time ci dice che se le idee di Kurzweil sembrano strane, è solo perché il futuro sarà strano…

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